Forme di: Vito Bucciarelli | Daniela Giuliani | Fabio Masci | Antonio Patrino | Nicola Troilo
Parole di: Vito Bucciarelli (lette da Nicolò Galasso) | Franco Ciarelli | Rolando D’Alonzo

Vito Bucciarelli

Nato nel 1945 a San Vito Chietino, segue gli studi artistici presso l’Istituto D’Arte a Lanciano. Si trasferisce a Venezia e si iscrive all’Accademia di Belle Arti, sceglie di studiare nel corso di Scultura con il Maestro Alberto Viani. Nel 1964 alla biennale di Venezia si espone la Pop Art, è una rivelazione importante che lo porta a sperimentare nuove tecniche. Nel novembre del 1971 si trasferisce nelle Marche per insegnare scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Dal 1989 al 1999 è docente di Anatomia Artistica nell’Accademia di Belle Arti di Brera Milano. Innumerevoli sono le mostre a cui ha partecipato, le pubblicazioni e le collaborazioni, solo alcuni esempi: 1991 “A Sud dell’Arte” Fiera del Levante, Bari, a cura di Achille Bonito Oliva, 1992 premiato al Premio Nazionale per la Scultura Pericle Fazzini, Mostra retrospettiva e presentazione del libro a cura di Umberto Palestini, 2000 “Materie del digitale” Museo della Permanente, Milano, 2001 XXXIV Premio Vasto d’arte contemporanea “Labirinto dell’Immaginario” a cura di Claudio Cerritelli, 2008 XI Biennale di Venezia “Arte Architettura Territorio”, 2011 54° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Pad. Italia/Abruzzo, Polo Museale Santo Spirito e Fortezza Civitella del Tronto, 2015 Milano Museo della Permanente “The Wolf and the Tiger”, 2019 Ritratto d’autore Museo asilo nido Macro “Roma”.


Daniela Giuliani

Nata a Pescara, dove si diploma in Grafica Pubblicitaria e Fotografia. Lavora diversi anni come illustratrice per libri. Arricchisce le proprie conoscenze con stage presso la Scuola Internazionale per la Tecnica dell’Affresco e con lo studio della ceramica. Entra nel 2013 nel collettivo Mixed Salad, proseguendo poi individualmente e unendo spesso al discorso pittorico quello installativo. La sua ricerca da sempre ruota attorno al figurativo, indagando attraverso lo sguardo, la gestualità, il territorio dell’inconscio. Esposizioni più recenti: Fragile presso Museoteatro della Commenda di Prè nel 2018 – Perfect Day nel 2019, Galata Museo del Mare a Genova.


Fabio Masci

Nato nel 1997, nell’adolescenza è stato atleta agonista, ma ha sempre amato l’arte e adesso sente di appartenere a questo mondo. Sta per concludere il percorso triennale in Design all’Università di Ascoli Piceno. Ama moltissimo la fotografia perché è attratto dall’idea che un singolo momento possa essere impresso e durare per sempre. É una persona curiosa e sempre spinta verso la ricerca e la sperimentazione.


Antonio Patrino

Nato a Frisa nel 1945, ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte di Lanciano. Si è poi diplomato nel corso di Scultura dell’artista Pericle Fazzini all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1968.

Tra le principali esposizioni:
– 1968 Sesta Biennale Romana, Palazzo Esposizioni – Roma;
– 1986 Personale Städtischen Museum Haus, Lwenburg Gengenbach – Germania;
– 1994 Artmedia Italia, Galleria Borgogna – Milano;
– 1995 Artmedia, Arte Fiera – Bologna;
– 1998 Modo Italiano, Artmedia Projects – Lanciano;
– 2003 Collettiva, Galleria Les Contemporain – Brusselles;
– 2005 Opera, Studio Z – Roma;
– 2009 Mutazioni Palazzo dei Capitani – Ascoli Piceno;
– 2019 Rischio Magico, Polo Museale – Lanciano.


Nicola Troilo

Nato nel 1958 in Francia, ha una sorella gemella. Nel 1978 viene a vivere con la famiglia in Italia a Gessopalena in provincia di Chieti. Dal 1987 al 2019 ha lavorato a Milano. Ha esposto in Italia e all’estero: Genova, Milano, Reggio Emilia, Francavilla al Mare, Bologna, Parigi, Mostar. Dal gennaio 2019 si è trasferito in campagna, tra Gessopalena e Casoli, dove ha uno studio.


Vito Bucciarelli

Liquido e disorientato questo tempo ha spaesato l’uomo che raggiunto e tempestato quotidianamente da una miriade di messaggi in un universo di oggetti in movimento si è rifugiato nello sprofondo a 408 km dalla Terra.

Vito Bucciarelli


Franco Ciarelli

Il Pastore Mongolo

Ci sono dei cerchi intorno al sole
potrà arrivare la bufera
così disse il pastore mongolo
si alza tutte le mattine all’alba
non vuole smettere
è ancora nomade 
percorre le stesse terre
da millenni di migrazioni 
ha rubato di notte la sua donna
è un veterano dell’armata rossa
vede ancora con l’amico proiezionista 
le pellicole sulla guerra 
è la sua memoria
la steppa è troppo fredda
non sa dove trascorrere la
vecchiaia 
è della tribù dei cigni 
perché i cigni tornano nello stesso posto tutti gli anni a deporre le 
uova
la madre e il padre sono la montagna
vende burro e panna acida 
vuole diventare il signore delle mille pecore 
il signore dei pastori della Mongolia
chi può dirlo
vorrebbe allevare lupi
per vendere le ossa ai cinesi
non lo farà 
c’è un predatore più crudele 
ha due zampe
l’uomo
divora la sua stessa madre 
la terra
l’uomo e il lupo sono nati dalla stessa madre celeste 
ha paura che tutto sparirà 
è stanco 
scrive ogni giorno sul suo diario
il pastore mongolo
ha un sogno 
tutti hanno un sogno

Franco Ciarelli


Rolando D’Alonzo

O volto candente di antiche strade
illumina i passi, piega
lo sguardo, ricorda l’azione
in una distesa di polvere guerresca
ruba il torpore alle cose
abiura l’indifferenza.

E tu, mondo, verde di foglie
rosso di sangue sparso
ricomponi la campitura
della storia nostra, dei portoni
tendi dai balconi e le murate
la prospettiva dell’odierno esilio.

Rolando D’Alonzo

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