Forme di: Thomas Bucciarelli | Massimo Desiato | Michele Montanaro | Antonio Russo
Parole di: Chiara Ballone | Marcello Marciani
Thomas Bucciarelli
Docente di progettazione di spazi sonori nel biennio di Nuove Tecnologie e nel biennio specialistico di Terapeutica Artistica presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano.
Artista poliedrico, lungo curriculum di progettazioni sceniche e musicali in teatro. Ha collaborato con Dario Fo e Franca Rame. Venti anni di attività di ricerca che hanno prodotto eventi in Italia e all’estero, anche in veste di paroliere, compositore e interprete. Finalista in diversi concorsi. Realizza due LP nel 2001 e nel 2012. Nel 2013 partecipa alla Biennale di Venezia con il gruppo Con-ta-ci realizzando l’opera condivisa con 100 artisti.
Massimo Desiato
Nato a Pescara nel 1980, è uno sperimentatore eclettico e originale che ama giocare con le forme e con la materia, associandole e dando loro nuova vita attraverso l’utilizzo di materiali spesso di scarto. Quel che lo motiva è la continua analisi di ciò che lo circonda oltre alla curiosità che lo spinge verso i materiali più disparati, per scoprire come nascono e quali processi riescono a trasformarli sia nella forma che nella sostanza. Le tecniche utilizzate nella sua ricerca vertono sul recupero di materiali abbandonati e sull’analisi delle forme, studiandone i legami simbiotici. Matericità e straticromie spesso sono alla base del suo lavoro, condito inoltre sempre da una velata provocazione.
Michele Montanaro
Nato a Palagianello (TA). Nel 1986 si diploma al Primo Liceo Artistico di Torino (tra i suoi docenti: Gabriel Girardi, Concetta Novello, Piero Ruggeri e Paola Zanetti). Frequenta per un anno la Facoltà di Lettere e Filosofia, poi si diploma alla Scuola del Restauro del Mosaico di Ravenna (1992). Parte della sua tesi verrà pubblicata. Si sposta in provincia di Viterbo dove lavora come restauratore lapideo per diverse ditte del settore (a Roma, Napoli, Orvieto, ecc.). Nel 1995 è inviato in qualità di esperto dal Ministero degli Esteri presso la Madaba Mosaic School, in Giordania, in un progetto di cooperazione. Ha sempre coltivato la sua passione per il disegno, la pittura e la scultura e partecipa ad alcune esposizioni collettive. Nel 1996 è in Abruzzo, a Vasto. Qui lavora ed espone dal 1998 e organizza dal 1999, con altri artisti del territorio, numerose mostre collettive ed eventi (Castigliarte, Incontrarti al borgo, M’Arte, Art in the Dunes). Pubblica quattro raccolte di poesia: Dionea e altre poesie, I giardini interiori, Anguillaia e Spoglio. Dal 2011-2012 è docente di Restauro del mosaico e dei rivestimenti lapidei presso l’Accademia di Brera a Milano. Dal 2004 vive e opera a Monteodorisio (CH) e su tutto il territorio abruzzese in qualità di restauratore, pittore e scultore.
Antonio Russo
Nasce a Lanciano nel 1983. Si diploma all’Istituto d’Arte “Palizzi” di Lanciano. Inizia a dipingere da autodidatta e nel 2002 si trasferisce a Roma. Nel 2009 consegue la laurea all’Accademia di Belle Arti di Roma con 110 e lode sotto la cattedra di Giuseppe Modica.
Apre uno studio di pittura insieme ad altri sei pittori: nasce il collettivo d’arte Studio Sotterraneo.
Negli ultimi anni approfondisce la ricerca sulla pittura antica, soprattutto il Cinquecento e Seicento. Fortemente ispirato dai pittori del Barocco, in particolare Caravaggio, Rembrandt, Vermeer ed altri grandi maestri del Rococò e del Realismo quali: Goya, Messerschmitt e Courbet.
Chiara Ballone
26 Marzo 2020
Non so più da che giorno sono in casa
ma questa mattina il cielo e il mare
sono tutt’uno
una linea sottilissima li divide quasi impercettibile di plumbea nostalgia.
È da tanto che non potevo più osservare
la pioggia scendere da una finestra
come da bambina.
Oltre al rumore della sua danza malinconica
solo il suono della risata di una signora
che porta il cane fuori
non ne vedo il viso
ma un ombrello blu segue il cane nero.
In lontananza una macchina rientra coi fari accesi come fosse già notte
si sente una voce maschile parlare
dal cortile. Non capisco le parole
il cielo è una tavolozza senza colori.
In fondo potrebbe essere già sera.
Un sabato sera di quelli in cui
mi preparavo e tu passavi a prendermi
per andare a mangiare insieme
o un venerdì in ritardo
prima di vedere gli amici,
in fondo potrebbe essere gennaio come
già maggio, il giorno del mio compleanno
dieci anni fa come ieri
il tempo è nella nostra mente sai
corre e si ferma con i respiri della nostra anima, ora è sospeso,
attende anche lui
aspetta paziente e febbricitante
un risveglio
un ritorno
una parola
aspetta un portone finalmente spalancato
le tue braccia aperte ad accogliermi
la libertà di correre di nuovo a respirare
il mare
aspetta
intanto i miei piedi non sono mai stati
più veloci di adesso che corro
corro
corro
e corro
con l’immaginazione.
Chiara Ballone
Marcello Marciani
Difesa
Ci mascheriamo certo per difesa
eppure replichiamo un fare antico:
maschere in faccia sempre sulle strade
dei borghi ci calchiamo per divisa.
Tu ci hai provato a chiedermi l’oltranza
ma mi schernivo in finte ho resistito
mi spagheggiavo al rischio d’esser nudo
dentro un Paese di rappresentanza
dove il cuore che soffre è solo un sito
e se t’amo oltre il tempo ora mi escludo.
La verità scatena intralci o accuse
e a volte tace assorta in basso a un vico:
tu lo sapevi che a queste contrade
fanno sospetto pure le tue risa.
Marcello Marciani
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