in mostra dal 20 luglio al 4 agosto 2019
TERRAVENTO è una mostra che mette insieme due artisti nello stesso spazio differenti per mezzo espressivo e per luogo di lavoro.
Giuseppe Colangelo è la scultura, che per sua natura è stabile, concreta e radicata, di peso alla terra e come essa l’ artista si ferma in un luogo, la sua origine, l’Abruzzo. Questa condizione narra dell’ amore dell’uomo per il proprio territorio, per la sua patria, per la sua gente.
La sua Scultura è Marmo, Pietra della Majella, Terracotta, Legno. Materiali che appartengono al suolo ed al suo tempo eterno. Con la scultura anche quando si ricerca la forma astratta ed illusoria resta per sua naturale condizione solida e concreta, sempre reale. Le sue opere narrano di germogli, di forme lavorate dall’aria e dall’acqua di strutture organiche che si legano alla geometria piatta e minimale.
Ogni opera diviene un “Omphalos” contemporaneo, ovvero un ombellico del luogo dove grava e resiste.
Domenico Di Genni è la pittura, che, anche quando sfida il massimo del realismo resta volatile ed effimera. Una grande illusione.
È un Artista viaggiatore contemporaneo che ricorda i romantici pittori dei periodi coloniali, alla ricerca delle luci nuove e degli esoticismi dei paesi lontani. Vive la vita e l’arte in una costante e bisognosa migrazione.
I suoi dipinti viaggiano con lui e rappresentano volti delle più svariate etnie, di usi e costumi dei popoli che hanno ancora la forza ed il coraggio di vivere in maniera pura ed incontaminata delle tribù africane, sud americane.
Biografia
Guseppe Colangelo (Liestal, Svizzera, 1968), si è diplomato presso l’Istituto Statale d’Arte di Vasto nel 1988, in arte dei metalli e dell’oreficeria. Successivamente ha concluso gli studi presso l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, sezione scultura (1992). E’ seguita una fase di insegnamento, come docente di Storia dell’arte e Linguaggio Visuale, prima presso il Liceo Artistico di Lecco, poi presso il Liceo Artistico di Basilea (Svizzera).
Dal 1998, insegna Discipline Plastiche presso l’Istituto d’Arte di Perugia, Lanciano e Chieti. La sua attività di ricerca ha seguito in modo significativo i vari settori delle arti visive: scultura, pittura, grafica, cinema, fotografia. Nella didattica, si è sviluppata attraverso vari progetti artistico-educativi: allestendo il Laboratorio Sperimentale d’Arte “Dallo scarabocchio alla creatività”, rivolto a minori, all’integrazione e ai diversamente abili, partecipando dal 2013, alla manifestazione internazionale “Sculpture Network”, per la quale, come membro impegnato anche nella scuola, ha contribuito al progetto “Teachers in Practice”, che gli ha permesso di perseguire nuovi obiettivi con il laboratorio Sperimentale d’Arte, esponendo i lavori dei suoi allievi presso il Centro Culturale degli studenti a Belgrado.
Ha preso parte a numerosi Simposi Internazionali di Scultura, in particolare: il XV Simposio Internazionale di Scultura, a Carrara, “Morphè” e “Tragitti” nella Provincia di Cremona, “Scolpire in Piazza” a Sant’Ippolito (PU), Vergnacco (UD), Orzinuovi (BS), “Forme del Travertino” ad Acquasanta Terme e ad Albiano (TN). Numerose sono le sue partecipazioni a mostre collettive sia in Italia che all’estero, in Svizzera, America, Australia, Spagna, Olanda, Cina, Belgio, Germania e diversi i premi e le menzioni ottenute. Tra le mostre cui ha partecipato, quelle personali più significative sono state non solo organizzate nella “Galleria Artis” di Basilea, ma anche presso lo Studio di Architettura “Dearch” a San Salvo (2007), come “Formeantologiche”; la mostra “La pietra interpreta la Tavola degli Dei: Fluusai, musa degli germogli” si è svolta invece presso il Palazzo San Francesco di Agnone (2009), mentre “L’Abruzzo in Pietra” ha avuto luogo prima a L’Aquila, presso il Foyer dell’Auditorium del Parco di Renzo Piano, poi a Lanciano, presso il Polo Museale di “Santo Spirito” (2014).
Dal 1994, ha organizzato e diretto alcune manifestazioni come CastigliArte e il Premio Primavera presso la Galleria Artis di Basilea e al Consolato Generale d’Italia di Basilea. Dal 1998, Colangelo ha organizzato e diretto i Simposi di Scultura SCULPERE a Rapino (CH), in collaborazione con la Biennale di Venezia & Sensi Contemporanei, Simposi a Castiglione Messer Marino (CH) e Sambuceto (CH), quindi “MAJA” a Palena (CH), “Forme nel territorio della Marrucina” a Canosa Sannita (CH); “Scultura Live” a Pescopennataro (IS), “Incontaminazioni Art Workshop_07” a Celenza sul Trigno (CH), “Happening di Land Art–X SALVARTI” a Tufillo (CH). In occasione dell’Abete 2012 di Pescopennataro (IS), ha diretto il Simposio Internazionale di Scultura_LIVE a ROMA.
Lo scultore è autore di diverse opere pubbliche, tra cui il Monumento all’Arma dei Carabinieri a Vasto (CH), la fontana/scultura “Seme con virgulto e germoglio” per il 150° anniversario del Liceo Classico a Lanciano (CH), il “Monumento alla Pace” di Sant’Eusanio del Sangro, la “Via Matris” e gli arredi – altare, ambone e tabernacolo – del Santuario della Madonna del Monte di Castiglione Messer Marino (CH), l’opera “Seme con germogli” a Villa Manin di Udine, “Virgulto” a Fornace (TN) e “Lezione d’amore” a Carrara, Palazzo Pignano (CR) e Grumello Cremonese (CR).
Alcune sue sculture sono state consegnate, come Premio alla Creatività, a Simone Cristicchi (2009) e a Claudio Bisio (2014). Tra i suoi ultimi lavori, realizzata in pietra della Majella, una collezione di penne (Maja), presentata presso lo spazio Casa Abruzzo di Brera a Milano (Expo 2015 Abruzzo), in collaborazione con Franco D’Amico Edizioni.
Attualmente è docente di Discipline Plastiche presso il Liceo Artistico di Vasto (CH).
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