in mostra dal 12 luglio al 2 settembre 2014

Cos’è il FLIC?

Dal 12 luglio al 2 settembre 2014 la coop. Soc. “Il Pensiero” in collaborazione con il Comune di Lanciano, presso il Polo Museale Santo Spirito, presenta: “FLIC – Festival Lanciano In Contemporanea”. Il FLIC intende avvicinare e sensibilizzare il grande pubblico ai linguaggi dell’arte contemporanea dando il giusto rilievo ai suoi esponenti già molto apprezzati dai critici d’arte internazionali. Gli artisti del FLIC sono stati scelti e valutati attentamente attraverso il loro portfolio e le loro opere. All’interno del Festival non saranno presenti solo le arti figurative ma anche quelle performative danza, cinema e installazioni, in un continuo incrociarsi di linguaggi e stili immortali che indagano e toccano a fondo l’animo umano in ogni sua sfaccettatura, dando il via a scambi e sinergie inesauribili.


Direzione Artistica: Antonella Scampoli
Sezione arte: Angela Troilo
Sezione cinema: Roberta Odoardi
Sezione danza e spettacolo: Christian Consalvo
Comunicazione:Laura Mabel Masciotta


“Perchè pensiamo all’arte? Perchè è un fuggitivo mistero che aiuta a vivere e ci permette con la bellezza della forma, con la consolazione che ci offre, di sopportare tutto il resto”.

Alle parole di Nicola De Maria (artista della Transavanguardia) aggiungo che l’arte ci fa sorridere, riflettere e divertire. È infatti una piacevole distrazione, nell’epoca in cui la tecnologia ci sovrasta e ci circonda,  cercare di conoscerne i meccanismi. Chi apprezza l’arte contemporanea cerca di guardarla dentro, come fanno i bambini quando rompono un gioco, per vedere come è stato costruito. Da questo concetto nasce il Festival Lanciano in Contemporanea. Una manifestazione che vuole avvicinare il pubblico all’arte del e nel presente. Un festival dedicato alla pittura, scultura, fotografia e installazioni. Tutto all’interno della splendida cornice culturale del Polo Museale Santo Spirito, antico monastero del XIV secolo ricco di storia: ieri luogo di passaggio per i pastori ed oggi luogo di passaggio per gli artisti. Spazio ristretto ma aperto sull’infinito in cui si sposano l’antico e il contemporaneo.

L’energia, la creatività e la concretezza delle sculture di Giuseppe Colangelo riportano alle nostre tradizioni, al nostro passato, alla nostra natura, alla montagna madre, la Majella. La figura della madre ed altre sono presenti nelle fotografie di Mozhde Nourmohammadi, fotografa iraniana che racconta l’effervescenza della sua terra. Nelle installazioni di Antonella Cinelli si esalta il mondo femminile in un gioco fantastico e surreale che descrive la forza e la fragilità delle sue protagoniste. Il linguaggio fotografico, concettuale e simbolico, di Enrico Nicolò ci conduce al di là dell’orizzonte visibile, dello spazio e del tempo, tra solitudini, infinito e sublime. Nella fotografia di Giampiero Marcocci prevale l’incanto. L’onirico, l’etereo, la spazialità aerea, la grandezza del mare e delle nuvole descrivono pezzi di un territorio interiore.  Un forte realismo è presente nei paesaggi di Lucilla Candeloro. L’artista, attraverso il rincorrersi dei colori, guarda con profonda sensibilità la sua terra armoniosa, in cui l’uomo può perdersi ma anche salvarsi. Massimo Desiato alias Teschiourbano è uno sperimentatore che ama giocare con le forme e con  la materia, associandole e dando loro nuova vita attraverso l’utilizzo di materiali di scarto.

A queste “espressioni” viene affiancata la danza contemporanea della compagnia Lost Movement la quale propone di ricreare attraverso il linguaggio del corpo, concetti ed emozioni che appartengono al quotidiano delle persone. Infine il Cinema, anch’esso un’arte performativa di cui i registi si servono per raccontare la vita, che ci appartiene come protagonisti o come testimoni.

Angela Troilo