White Integrale22

Centro Città Corso Trento e Trieste, 92, Lanciano, CH

Creato in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Canova (13 ottobre 1822), White Integrale22 è un viaggio attraverso le opere che lo scultore ha dedicato al femminile.
Con bellezza e poesia, purezza delle linee e dinamismo, grazia e leggerezza Canova ha dato vita nel marmo a corpi eleganti, vitali e seducenti che trasmettono ancora oggi positività, forza e giovinezza.
Da Ebe alla Maddalena, da Amore e Psiche alle Tre Grazie, con uno sguardo e una sensibilità femminile e autorevole, la coreografa Paola Sorressa omaggia con questo cameo il Grande Maestro del bianco marmoreo attraverso la sua ricerca estetica e l’interpretazione delle danzatrici della Mandala Dance Company.

SENILOQUIO

Polo Museale S. Spirito via Santo Spirito 77, Lanciano, CH, Italia

SENILOQUIO è il nuovo testo dissacrante ed esilarante di Virginia Risso, un excursus "socio-scientifico" per portare al giusto e reale valore una delle parti del corpo femminile più idealizzata: il seno.
Attraverso il potente mezzo dell'ironia, da sempre caratteristica peculiare di Teatro al femminile, lo spettacolo intende estirpare l'inibizione e piantare il seme della consapevolezza.
Un ulteriore tassello nel lavoro del collettivo da sempre impegnato a portare avanti, attraverso il linguaggio del teatro, una personale lotta contro ogni forma di discriminazione e prevaricazione.

10€

FLIC*25 – Spazio ai Giovani!

Polo Museale S. Spirito via Santo Spirito 77, Lanciano, CH, Italia

L’Associazione Culturale “I Cinque Sensi” presenta il bando per la vetrina di danza contemporanea “FLIC*25 – Spazio ai Giovani!” all’interno della nona edizione del “FLIC – Festival Lanciano In Contemporanea”, festival multidisciplinare a prevalenza danza riconosciuto dal 2022 dal MiC – Ministero della Cultura per il triennio 2022/2024.

Scaduto il termine del bando, verranno selezionati progetti da inserire all’interno della vetrina “FLIC*25 – Spazio ai Giovani!” che si terrà il 22 ottobre 2023 presso il Polo Museale Santo Spirito di Lanciano (CH). Il fine è quello di creare un’opportunità di visibilità e confronto per artisti singoli, gruppi, Compagnie e Associazioni di tutta Italia.

La selezione online avverrà su insindacabile giudizio della commissione composta dai membri organizzatori. Mentre la commissione che valuterà i progetti finalisti sarà composta dalla Direzione Artistica e Organizzativa del Festival, dal coreografo Adriano Bolognino, da Valentina Marini (presidente di AIDAP) e dalla giuria demoscopica.

La performance vincitrice della serata (sotto forma di studio) avrà la possibilità di presentare una performance completa all’interno della programmazione della prossima edizione del FLIC.

Le tre composizioni coreografiche selezionate sono:
- Prima Necessità di Giacomo De Luca
- Fatidiche Resurrezioni di Beatrice Ieni
- TosKa di Anna Pesetti

13€

If You Were a Man

Polo Museale S. Spirito via Santo Spirito 77, Lanciano, CH, Italia

If You Were a Man è uno studio per quattro uomini su una profonda riprogrammazione dell’ascolto. Se i suoni prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile alcune cose potrebbero essere evitate, potrebbero non accadere e si potrebbe imparare ad ascoltare efficacemente un corpo che non parla.
La meraviglia di un dialogo silenzioso porta con sé risultati inaspettati…anche i piccoli rumori e le strategie del corpo possono dichiarare in anticipo un imminente conflitto.
Il rifiuto, il sospetto, la diffidenza, l’amore o la paura, non sempre sono comunicati in tempo utile per poter intervenire, per poter accogliere un’informazione preziosa sugli altri.

13€

Come Neve

Polo Museale S. Spirito via Santo Spirito 77, Lanciano, CH, Italia

Alla base del lavoro Come Neve di Adriano Bolognino, vincitore del premio Danza&Danza 2022 come Coreografo Emergente, c’è l'idea di benessere, il significato che per l’autore assume lo "stare bene" e il modo in cui la danza possa tradurre questa condizione.
L'immagine di partenza è quella della neve che si osserva alla finestra da bambini, quando fuori tutto è bianco e freddo, mentre all’interno si è al caldo, protetti.
È questo senso di protezione che Bolognino tenta di ricreare in scena, a partire dai costumi realizzati dal “club dell’uncinetto” di Napoli. Nella poesia che trasforma un filo in un abito Bolognino intravede i corpi dei danzatori che, come artigiani, attraverso il movimento sono capaci di dare vita a qualcosa di unico, come un fiocco di neve che cade al suolo.
Nasce così una coreografia intessuta come fosse uncinetto: una trama intricata e sofisticata, un intreccio consapevole che genera nuove forme.

13€

Unknow Woman

Polo Museale S. Spirito via Santo Spirito 77, Lanciano, CH, Italia

Unknown Woman è una delle performance che compongono Spellbound 25, trittico a firma di Mauro Astolfi, Marcos Morau e Marco Goecke creato nel 2020 in occasione dei festeggiamenti per il venticinquennale di Spellbound.
Il solo è pensato e creato per la danzatrice Maria Cossu, un racconto serio ed immaginario allo stesso tempo, un raccoglitore di memorie e di pensieri di quello che è accaduto tra l’artista in scena e il coreografo Mauro Astolfi in 20 anni di collaborazione e di condivisione.
Una narrazione danzata di molti momenti passati insieme in sala prove e sul palcoscenico.

13€

Matrioska

Teatro F. Fenaroli Strada de' Frentani 6, Lanciano, CH, Italia

Coreografa vincitrice dell’edizione 2022 della Vetrina FLIC*25, Noemi Piva con il suo nuovo duo in PRIMA NAZIONALE vuole indagare, partendo dalla matrioska, oggetto che mette a disposizione di un’idea la sua natura estremamente metaforica, la figura materna e la ricerca del sé in relazione ad essa per poi permettere a fantasie, immagini e significati altri di stratificarsi e convivere al suo interno.
“Per effetto matrioska si indica un qualsiasi oggetto o processo ricorsivo i cui elementi si ripropongono uguali a sé stessi, annidandosi l’uno dentro l’altro potenzialmente all’infinito.”
La scena si apre su un paesaggio surreale in cui ogni elemento è foderato dallo stesso materiale a pattern. Una stanza verde accoglie due figure apparentemente identiche ma con ruoli distinti: generatrice e generata (bambole ai vertici della matrioska) si incontrano, fondono e confondono dando consistenza ad una serie di situazioni attraversate le quali si prende gradualmente coscienza dell’esistenza di un mondo fuori. Un “intorno” differente rispetto a quella che fino ad allora appariva come unica realtà plausibile.
La stanza diviene allora custodia dell’inconscio, luogo in cui marinare nella solitudine e in cui confrontarsi con sé stessa e l’altra, forse amica immaginaria, forse stessa identica persona.
In una situazione di claustrofobica reclusione ci si scopre giocando e si procede, un passo per volta, verso quel “fuori” immaginabile al di là della stanza da giochi, prigione color pastello, utero materno.
Un luogo sconosciuto in cui esistere al di là delle predeterminazioni che hanno segnato l’esistenza delle due fino a quel momento, in cui essere figlie ancor prima che madri, e donne ancor prima che figlie.
Alla fine sarà possibile spingere lo sguardo oltre quei confini prima illusoriamente invalicabili, lasciare la stanza e scoprire cosa c’è, FUORI.

5€

Storia di un No

Teatro F. Fenaroli Strada de' Frentani 6, Lanciano, CH, Italia

“Storia di un No” racconta di Martina che ha: quattordici anni, una pianta carnivora di nome Yvonne e delle cuffiette bianche. Martina non ha vestiti firmati, non ha il motorino e non ha la mamma.
"Storia di un No" racconta anche del papà di Martina: un papà attento che lavora da casa, ama Jane Austen e cucina lasagne ogni volta che c'è qualcosa di importante da festeggiare.
“Storia di un No" racconta di Alessandro, che ha una felpa di marca, un ciuffo a cui dedica venti minuti ogni mattina e che di Martina s'innamora praticamente subito. Almeno così dice lui.
“Storia di un No" è la storia di un incontro, di un primo bacio che non è come era stato sognato ma che è bello lo stesso, di famiglie che non sono come le vorremmo, della necessità di considerare l'altra metà della coppia come essere funzionale a noi e ai nostri bisogni, dell'amore confuso con il possesso.
È la storia di Martina che sceglie di pensarsi intera e quindi dice basta, creando con la sua consapevolezza una reazione a catena in grado di cambiare le cose.
Può un'adolescente cambiare il mondo?
Ecco. “Storia di un No" parla di questo.
E anche di Orsetta, di Eugenio, di Favetti, di Annalisa e di Dario.

5€

Struggle for the Soul

Polo Museale S. Spirito via Santo Spirito 77, Lanciano, CH, Italia

Lo studio è incentrato sulla battaglia continua tra il nostro corpo fisico e il nostro spirito eterno. Gli interpreti cercano una pacifica convivenza come se ci fossero due grandi lupi che vivono all’interno di ognuno di loro: uno bianco, l’altro nero. Se scelgono di nutrirli entrambi, non lotteranno mai per attirare la loro attenzione e potranno usarli ognuno dei due nel modo più necessario. Dal momento che non ci sarà guerra tra i due, si potrà ascoltare la voce più profonda della propria coscienza. Coesistono due grandi forze dentro di noi e se le consideriamo con uguale rispetto, saranno entrambe vincenti e convivranno in pace. Un uomo che ottiene la pace interiore ha tutto. Un uomo che è lacerato dalla guerra che si combatte dentro di lui, è niente. Mi domando: come sta andando questa battaglia per ciascuno di voi?

10€

Autoritratto in 3 Atti

Polo Museale S. Spirito via Santo Spirito 77, Lanciano, CH, Italia

Una performance in tre atti che dal formato video iniziale sfocia in una più ampia lecture per affrontare la questione dello sguardo nelle sue implicazioni personali, identitarie e sociali, invitando chi osserva a condividere punti di vista differenti che contemplino pluralità di corpi, di esperienze, di storie e di identità.
Un autoritratto dell’interprete Diana Anselmo, ma anche un più ampio atto di scardinamento di convenzioni e abitudini che, utilizzando il tema dello sguardo – proprio, subìto e riappropriato, mette in discussione pratiche abiliste consolidate.

10€

Freak Out!!!!!

Polo Museale S. Spirito via Santo Spirito 77, Lanciano, CH, Italia

Cinque corpi differenti tra loro esposti allo sguardo del pubblico.
Una ‘sfida’ lanciata ad un’abitudine consolidata: la tendenza a giudicare un corpo con disabilità partendo da una presunta diagnosi medica e non dalla conoscenza e dalla relazione con la persona stessa. Una performance che crea volutamente una situazione anomala ed extra-ordinaria dal punto di vista estetico, politico ed emotivo, suscitando pensieri ed emozioni sulle tante questioni tuttora aperte legate ad accessibilità e (pre)giudizio.
Freak Out!!!!! è un progetto/performance volto a favorire l'accessibilità alle attività dello spettacolo dal vivo da parte di artistə con disabilità, promosso da Laagam (Lombardia), insieme a Centro ArteMente (Lombardia), I Cinque Sensi (Abruzzo), Cornelia (Campania), Italìa & Co (Calabria), Factor Hill (Puglia), Danzeventi (Sardegna), con il sostegno del Ministero della Cultura.
Prendendo le mosse dal freak show storico che esibiva persone, o animali, dall’aspetto insolito o anomalo con l’obiettivo di attirare e impressionare gli spettatori, il progetto vuole suscitare domande e riflessioni sul tema della disabilità e delle rappresentazioni e autorappresentazioni che si fanno oggi del corpo con disabilità in Italia.

10€

Graces

Teatro F. Fenaroli Strada de' Frentani 6, Lanciano, CH, Italia

Graces è un progetto ispirato ai concetti di bellezza e natura e alle sculture che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817 raffiguranti le 3 figlie di Zeus Aglaia, Eufrosine e Talia, creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità.
In scena tre corpi maschili, i danzatori Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo, dentro un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura.
In scena anche la stessa Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts. Graces è realizzato anche grazie allo sguardo registico e visivo di Matteo Maffesanti, regista, formatore e videomaker.

5€