di Eva Martelli
“Lettere alla Terra”, restituzione finale del Laboratorio di scrittura e teatro, è un epistolario, o meglio un carteggio, una sequenza di lettere indirizzate alla Madre Terra che diventa azione scenica. Le lettere, interpretate dai partecipanti/autori, appassionate ed intime, nascono dalla riflessione sulla nostra relazione con la Natura e sull’incidenza che le azioni dell’uomo hanno sull’ecosistema e sui cambiamenti climatici.
La Terra che ci “sustenta et governa et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”, sembra lamentare la nostra distrazione e soprattutto la nostra irriconoscenza. Ecco, allora, che bisogna assumersi la responsabilità di parlare con Lei, per scusarsi, forse, o per farLe una dichiarazione d’amore, come la si farebbe ad una madre, e cogliere l’occasione per comunicare i nostri buoni propositi. Un appassionato tentativo di riconciliazione, alla ricerca di una ritrovata armonia. Un canto d’amore per la Madre Terra che svela tutta la fragilità dell’Uomo che alla fine del suo viaggio troverà casa proprio nel suo ventre.